di storia
di Rovereto
Giorno del Ricordo 2025
"Di questo mar che è il mondo... "
Rosanna Turcinovich Giuricin
In occasione della 'Giornata del Ricordo' 2025 il Laboratorio di storia di Rovereto organizza un incontro con Rosanna Turcinovich Giuricin, giornalista, saggista e scrittrice istriana, direttrice del giornale degli esuli fiumani "la Voce di Fiume", recente vincitrice del "Premio Fulvio Tomizza".
L'occasione dell'incontro è la presentazione del suo ultimo libro "Di questo mar che è il mondo..." (edizioni Pendragon, 2023). Nel romanzo racconta un episodio della vita del padre, una storia molto personale che, immersa nel gran mare della Storia, diventa un pezzo di storia italiana narrando dell'abbandono forzato della propria terra da parte dei cittadini istriani.
Il romanzo è ambientato nel 1939 quando il protagonista, a bordo della tradizionale barca rovignese, la batana a remi, prende la via del mare per andare da Rovigno a Zara, passando per lo stretto braccio di mare del Canale della Morlacca. Grazie allo studio del portolano, l'Autrice descrive e fa rivivere dettagliatamente il viaggio per mare del padre, tra villaggi, baie, approdi, soste per riposare nelle casette dei pescatori lungo le isole della costa dalmata. Durante il suo percorso il protagonista troverà un inaspettato compagno che lo aiuterà nei momenti più difficili, guida e maestro che lo accompagnerà fino ad arrivare alla meta prevista. Il romanzo diventa così il racconto di una traversata via mare che assume diversi significati: è un viaggio alla ricerca di una nuova possibilità di lavoro, ma nello stesso tempo è un percorso di formazione. E' lo scontro con difficoltà e pericoli rappresentati dall'ignoto, da ciò che non si conosce, e la contemporanea fuga da ciò che si conosce e ci conosce: il potere poliziesco, il controllo delle idee e delle azioni da parte del fascismo, lo stigma di una appartenenza politica non conforme al regime.
Nel romanzo l'Autrice racconta, con parole commosse, un episodio della propria storia famigliare e rende omaggio al padre, marinaio che su quella barca vive momenti intensi e determinanti della vita personale che avranno effetti anche su quella che sarà la sua famiglia. Il viaggio della batana lungo la costa dalmata, è accompagnato da ricordi e riflessioni sulla vita degli italiani a Rovigno, pescatori o contadini, la vastità del mare e la saldezza della terra fuse insieme, con caratteristiche differenti ma legate da un rapporto atavico e indissolubile. Ma è anche il racconto di un importante pezzo di storia della comunità istriana, legata alla identità italiana ma costretta ad abbandonare, forzatamente, la propria terra.
Introduce l'incontro con l'autrice il presidente dell'ANVGD di Trento, Roberto De Bernardis.