di storia
di Rovereto
Con questo volume il Laboratorio di storia è ritornato alle sue origini, a quel lontano 1989 quando la magnifica avventura ebbe inizio con una serie di lezioni introduttive, aperte al pubblico, sulla storia della città negli anni Venti e Trenta. I frutti della lunga stagione di ricerca, iniziata timidamente in quel tempo e in quel modo, sono qui raccolti in cinque saggi di grande spessore storiografico.
Questa prima opera raccoglie cinque saggi: quelli di Antonelli e Rasera che si occupano di scuole, di alunni e insegnanti; quello di Stedile su salute e assistenza medico-sanitaria; quello di Emiliani e Setti che si occupa di sport; infine quello del Laboratorio, che analizza la situazione economica e sociale. Ogni saggio è corredato - secondo una metodologia che da sempre caratterizza i lavori del Laboratorio - da una documentazione fotografica che lo arricchisce e lo completa; mentre il volume nel suo insieme rimanda alla lettura parallela di Autoritratto di una città . Rovereto 1919-39, il libro fotografico uscito nel 1996.
Per la prima volta la Rovereto postbellica e fascista viene indagata a fondo, senza facili scorciatoie o roboanti vacui manifesti, raccogliendo i risultati di un progetto unitario che ha visto impegnati per lungo tempo ricercatori locali, e che ha fatto un uso largo e sapiente dì fonti d'archivio in gran parte inedite, fonti orali e memorialistiche: il risultato è un sorprendente, quanto vivo, ritratto di una città indagata in ogni suo più piccolo anfratto, e dentro la quale si vedono muoversi i grandi e piccoli personaggi, le istituzioni e le famiglie, i gruppi di potere. Nella storia di quella Rovereto si specchia la Rovereto di oggi, e per i lettori sarà quasi un gioco scoprirne i motivi dì rottura e di continuità .
Ma a suggerire - a imporre quasi - questa iniziativa di ricerca e di editoria c'è un motivo di ben altra natura e valenza, legato ai termini entro i quali si sviluppa oggi il dibattito storico-politico sui temi del fascismo e dell'antifascismo: un dibattito costretto fra un presente carico di rimozioni e un passato ridotto a cumulo di ricordi assolutori, così che garantire criticamente la trasmissione e la ricezione della memoria storica all'interno della comunità si rivela un atto fondante, senza il quale la sua gente è destinata a dimenticare o a non conoscere, e la società politica ad usare e consumare pubblicamente la sua storia distorcendone - o, peggio, annullandone - il senso in revisionismi ideologici che azzerano contrasti e differenze.
Saggi di:
Quinto Antonelli
Luigi Emiliani
Diego Leoni
Fabrizio Rasera
Roberto Setti
Renato Stedile