di storia
di Rovereto
Il filatoio di Piazzo è stato aperto nei primi anni dell'800 ed è stato chiuso dopo pochi decenni di attività.
Si tratta di una testimonianza di valore europeo perchè è uno dei pochissimi esempi di filatoio/torcitoio contenente all'interno l'albero destinato alla filatura torcitura della seta con le sue incastellature e alcuni piani di lavoro ancora integri.
Dopo la conclusione dei lavori di restauro, nel 2008 il filatorio è stato riaperto in occasione della mostra.
I contenuti espositivi hanno privilegiato la prima fase della produzione di un filo di seta: la coltivazione del gelso nelle campagne diffusasi nel corso del Cinquecento, l'allevamento del baco e la fase della trattura del filo bava.
Un precedente filatoio/torcitoio era stato aperto a Nogaredo nel 1625 per volere del Principe Vescovo di Salisburgo Paride Lodron, cui faceva riferimento la giurisdizione lodroniana in destra Adige.