di storia
di Rovereto
In occasione delle ricorrenze del 27 gennaio e 10 febbraio Fondazione Caritro, Laboratorio di storia di Rovereto e Collettivo Clochart hanno proposto un doppio appuntamento virtuale rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado e a tutta la cittadinanza.
Per il Giorno del Ricordo la lezione dello storico Guido Crainz e la lettura teatralizzata del romanzo "Senza salutare nessuno, un ritorno in Istria" di e con Silvia Dai Prà sono state l'occasione per affrontare la controversa e crudele storia dei territori contesi al confine orientale negli anni della seconda guerra mondiale e nel dopoguerra.
Visualizza la lezione dello storico Guido Crainz "Il dolore e l'esilio. L'Istria e le memorie divise d'Europa" sul canale Youtube Fondazione Caritro
Visualizza la lettura teatralizzata "Senza salutare nesssuno, un ritorno in Istria" con Raffaella Anzalone (attrice) e Daniela Savoldi (musicista) con Silvia Dai Prà che presenta in suo romanzo, sul canale Youtube Fondazione Caritro
Iniziativa a cura di
Associazione Amici Laboratorio di storia di Rovereto
Collettivo Clochart
Fondazione Cassa di risparmio di Trento e Rovereto
In collaborazione con
Comune di Rovereto
A.N.P.I. Rovereto - Vallagarina
Promosso da
IPRASE Trentino
L'anno scorso, a gennaio, già eravamo invasi dal Virus, ma non si sapeva. Il 27-28 gennaio, sul palco del Teatro Zandonai andò in scena Gusci umani vuoti, storia dei matti di lingua tedesca deportati da Pergine nel III Reich e lì rimasti. La storia era raccontata da un gruppo di giovani attori, fra loro tre ragazzi disabili. Doveva essere l'inizio di un percorso che avrebbe portato a completare e perfezionare quello spettacolo per l'anno dopo. Ma dopo ci fu il Virus, e di quel progetto rimase il proposito, ma rimasero anche le immagini, rubate da mano forse non perfetta ma sapiente e previdente. Nel corso della nostra esistenza siamo stati diffidenti verso le ricorrenze, le ritualità sempre uguali e spente, ovvero l'abuso del ricordo e il fastidio che ne consegue, l'odio che se ne nutre. Abbiamo testardamente voluto e cercato che i giorni della memoria e del ricordo si riempissero delle storie di "donne e uomini di cui le ragioni della Storia, durante e dopo la guerra e fino a oggi, hanno fatto strazio dissipandone nomi, volti, ricordi". Abbiamo testardamente voluto e cercato che quei giorni permettessero di divulgare e restituire, conoscere e discutere. Semplicemente perché il ricordo delle vittime e dei carnefici non svanisca, trattandosi per noi, come per il poeta-prigioniero Vittorio Sereni, "non di rappresaglia o rancore. / Ma d'inflessibile memoria". Sarà così anche quest'anno, nel tempo del Virus, con quelle immagini rubate allora, con altre di adesso che preludono a un nuovo spettacolo, con momenti di vero dibattito.
Laboratorio di storia di Rovereto
Collettivo Clochart