Diploma di maturità classica. Studente universitario si arruola volontario per l'Africa nell'ottobre 1935. L'anno successivo è nominato sottotenente di complemento nell'arma di fanteria. Partecipa alla guerra di Spagna militando nelle file della milizia fascista. Tornato in Italia da "vincitore", si laurea in giurisprudenza alla Statale di Milano nel febbraio 1940. Richiamato alle armi è capitano della Divisione paracadutisti "Nembo". Matura sentimenti antifascisti. Arrestato dai tedeschi e incarcerato, torna libero con la caduta del fascismo. Si aggrega alle formazioni partigiane e prende parte alla lotta di liberazione. Nel luglio 1944 viene paracadutato in Carnia come ufficiale di collegamento della missione americana "Chicago" e con il nome di "Franco" assume il comando delle brigate partigiane nella zona. Catturato dai tedeschi il 6 dicembre 1944, è portato a Meduno e a Spilimbergo, con la falsa identità di Francesco Simoni. Il 27 dicembre entra nel carcere di via Spalato a Udine, da dove è deportato l'11 gennaio 1945. Giunge a Flossenbürg il 14 gennaio e da lì, il 29 gennaio, è trasferito a Hersbruck, dove muore il 15 marzo 1945, fucilato durante un disperato tentativo di fuga. Medaglia d'oro al valor militare.