di storia
di Rovereto
Lavoratore agricolo alle dipendenze della ditta Bortolo Rattin. Arruolato nel CST il 16 luglio 1944, il 9 settembre abbandona il reparto. Poi si consegna e viene arrestato: è il 3 novembre. Sottoposto a procedimento disciplinare, il 16 novembre è condannato e deportato a Dachau, dove giunge il 24 novembre ed è rinchiuso nel lager di punizione per militari delle SS e della polizia, inserito all'interno del campo di concentramento principale. Nell'archivio dell'ITS è conservata una radiografia di Fiorenzo Fontana eseguita in seguito a ricovero nell'infermeria del campo. Liberato dai soldati dell’esercito americano il 29 aprile 1945. Deceduto all’ospedale americano di Dachau il 27 maggio 1945. Inumato in prima sepoltura nel cimitero comunale di Dachau (Waldfriedhof) alla tomba G / 2 / 716. - Riesumato e attualmente sepolto a Monaco di Baviera (Germania), Cimitero Militare Italiano (posizione tombale: riquadro 4 / fila 9 / tomba 27). La domanda di indennizzo è presentata dalla madre Maria Bellot nata a Canal San Bovo il 10 aprile 1893.
Laboratorio di storia di Rovereto "Il diradarsi dell'oscurità", 2010 (III/77)
Mantelli-Tranfaglia "Il libro dei deportati", Milano 2009
Diego Orsingher “Ribelli nel Vanoi”, in “archivio trentino” n. 1/2003
Dachau Concentration Camp Records ("Fontane")