di storia
di Rovereto
Presta servizio di leva dal maggio 1925 all'ottobre 1926 nel genio, "compagnia fotoelettriche". Collocato in congedo entra a far parte del Corpo dei Vigili del Fuoco di Bolzano. Residente in Via Torino 31, coniugato con Gemma Baldracchi. Richiamato alle armi nell'aprile 1939, viene ricollocato in congedo perché dispensato. Prende parte al movimento di resistenza di Bolzano, come iscritto al partito clandestino "Giustizia e Libertà". Arrestato a Bolzano nel corso della retata del dicembre 1944. Rinchiuso nel lager di Bolzano, da dove è deportato a Mauthausen, dove giunge il 4 febbraio 1945, insieme ad altri compagni di lotta. Il 13 marzo è trasferito a Gusen "Bergkristallbau". Il 23 marzo è portato nel Revier di Mauthausen dove muore il giorno dopo alle 5 del mattino. La domanda di indennizzo è presentata dalla figlia Jerta, nata a Condino il 15 settembre 1931 e residente a Bolzano, in via Torino 89.
Dario Venegoni "Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano", Milano 2005
Mantelli-Tranfaglia "Il libro dei deportati", Milano 2009
Gazzetta Ufficiale 22 maggio 1968, n.130 S.O.
Totenbuch Mauthausen (http://www.mauthausen-memorial.at/index_open.php)
Pucci Claudio, Erminio Ferrari: Condino, Bolzano e Mauthausen, Condino, 2009
ITS Archives (Doc. No. 1435939#1,2 Doc. No. 1435940#1 Doc. No. 1435941#1,2)