di storia
di Rovereto
Battezzato nella Parrocchia di S. Giorgio con il nome di Alpino Federico. Quinta elementare. Elettricista. Nel gennaio 1941 è chiamato alle armi e assegnato al 57° Rgt. Fanteria Vittorio Veneto. Il suo servizio militare si rivela assai tribolato, con frequenti trasferimenti di reparto e ricoveri negli ospedali militari di Torino e di Vicenza. Manifesta insofferenza per la disciplina militare, subisce gli arresti e il deferimento al Tribunale militare di Verona per diserzione, furto, insubordinazione. Rinchiuso nel forte San Leonardo, il 16 maggio 1943 è trasferito a Gaeta. Nell'agosto subisce un'altra condanna per insubordinazione: 4 anni di reclusione, più 3 anni di colonia agricola a pena scontata. Respinto il ricorso, il 15 giugno è trasferito da Gaeta a Peschiera, dove il 9 settembre 1943 è catturato dai tedeschi e deportato a Dachau. Trasferito a Sachsenhausen tra il 20 e il 23 ottobre 1943 e da lì a Ravensbrück, dove è immatricolato con il num. 9230. Nuovamente trasferito a Sachsenhausen, dove è liberato dagli alleati.
Mantelli-Tranfaglia "Il libro dei deportati", Milano 2009
Archivio di Stato Trento (Distretto militare - Foglio matricolare 26003bis)