di storia
di Rovereto
Licenza elementare, falegname. Chiamato alle armi, il 19 agosto 1943 giunge al magazzino del Btg. Alpini di Trento. "Sbandatosi" dopo l'8 settembre, fa ritorno a Molina di Fiemme. Il 23 agosto 1944 riceve la chiamata alle armi sotto l'esercito tedesco. Si nasconde e si aggrega al gruppo partigiano della Val Cadino. Partecipa ad azioni di guerra. Sfugge al rastrellamento del maggio 1944, durante il quale è insieme a Adolf Bampi, e si rifugia a casa. Spinto dai famigliari, il 28 maggio si costituisce alla gendarmeria di Cavalese. Il giorno dopo è arrestato e deferito, insieme ad altri sette partigiani che si erano costituiti, al Tribunale speciale dell'Alpenvorland. Da Cavalese è trasferito nel carcere di Trento poi in quello di Bolzano. Il Tribunale speciale lo condanna a 5 anni, da scontarsi nel lager di Dieburg, nei pressi di Darmstadt. Il 27 luglio entra nel carcere di Innsbruck, dal quale, il 1 settembre, è trasferito nel lager di Rodgau-Dieburg, dove giunge l'8 settembre. Liberato dalle truppe alleate è definitivamente rilasciato il 12 maggio 1945.
Archivio di Stato Trento (Distretto militare - Foglio matricolare 24392)
Giuseppe Pantozzi "Il minotauro argentato", Trento 2001
ITS Archives (Doc. No. 11383425#2 Doc. No. 70310076#1 Doc. No. 11290478-489)