di storia
di Rovereto
Boscaiolo alle dipendenze del Comune. Il 17 gennaio 1941 è chiamato alle armi nel corpo degli Alpini. Durante il servizio militare è più volte ricoverato in ospedale. L'8 settembre lo coglie in una caserma ligure. Nel ritorno verso casa è arrestato dalla SOD (la milizia territoriale altoatesina) a Ora, ma dopo 15 giorni riesce a evadere. Il 21 aprile 1944 gli viene richiesto di presentarsi alle autorità tedesche, ma si aggrega ad una formazione partigiana che opera in Val di Fiemme, della quale fanno parte anche i fratelli Bruno e Marino Cavada, suoi cugini. Il 23 maggio 1944 è catturato dai tedeschi e rinchiuso nel carcere di Trento. Successivamente trasferito nel carcere di Bolzano, è processato e condannato a 6 anni di reclusione, da scontarsi nel lager di Dieburg, nei pressi di Darmstadt, gestito dal Ministero della giustizia del Reich. Il 29 luglio entra nel carcere di Innsbruck, da cui esce il 1 settembre alla volta del lager Rodgau-Dieburg, dove fa il suo ingresso l'8 settembre 1944. Liberato dagli alleati nell'aprile 1945, è definitivamente rilasciato l'8 maggio; il 18 agosto 1945 è nuovamente a casa. Gli viene riconosciuta la qualifica di partigiano combattente e concessa la Croce al merito di guerra.
Archivio di Stato Trento (Distretto militare - Foglio matricolare 19119)
Giuseppe Pantozzi "Il minotauro argentato", Trento 2000
Fondazione Museo Storico del Trentino (Archivio ANPI)
ITS Archives (Hinweiskarte Doc. No. 17297663#1, Doc. No. 11383425#2, Doc. No. 70310076#1, Doc. No. 11290478-489)