di storia
di Rovereto
Silvio Canal nasce a Tesero il 21 agosto 1920 da Giuseppe e Angela Vinante.
Da Merano, dove vive con i genitori, il fratello Aldo e la sorella Giuliana, si trasferisce a Milano e il 1 settembre 1939 prende servizio come impiegato all’Ufficio Orari delle Ferrovie. Si iscrive alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pavia, conciliando il lavoro con l’impegno degli studi.
Dopo il 25 luglio si unisce al movimento antifascista e partecipa alle prime azioni partigiane condotte dai ferrovieri di Milano. Arrestato l’11 novembre 1943, probabilmente per una delazione, è tradotto nelle Carceri di San Vittore, dove è sottoposto a duri interrogatori, che sopporta stoicamente.
Il 18 febbraio 1944 è caricato su un convoglio partito da Torino alla volta di Mauthausen, che raccoglie internati anche a Milano e Verona. Giunge a Mauthausen il 21 febbraio e viene immatricolato con il num. 55372 e la qualifica di “politico”. Alcuni giorni dopo è inviato nel sottocampo di Gusen I (Blocco 8) e adibito ai lavori di costruzione del campo di Gusen II, dove viene poi trasferito (Blocco 2). Si ammala in seguito ad una epidemia di tifo petecchiale e muore nel campo di Gusen il giorno 11 gennaio 1945.
La domanda di indennizzo è presentata dal padre Canal Giuseppe, nato a Tesero il 17/01/1880, residente a Merano in via Belvedere 16.
Laboratorio di storia di Rovereto "Il diradarsi dell'oscurità", 2010 (III/379-380)
Mantelli-Tranfaglia "Il libro dei deportati", Milano 2009
Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato
Gazzetta Ufficiale 22 maggio 1968, n.130 S.O.
Totenbuch Mauthausen (http://www.mauthausen-memorial.at/index_open.php)