di storia
di Rovereto
Contadina e casalinga, madre di due figli. Il giorno di Capodanno del 1944 offre asilo a due prigionieri di guerra inglesi, fuggiti dopo l'8 settembre e braccati dai tedeschi. Nella notte fra il 30 e il 31 gennaio è arrestata in casa insieme ad uno dei prigionieri. Condannata dal tribunale speciale di Bolzano alla pena di 2 anni da scontare nel penitenziario di Aichach, che raggiunge il 5 settembre dopo un lungo e sofferto peregrinare nelle carceri italiane e tedesche. Insieme alle altre detenute, fra le quali alcune italiane, è sottoposta a duro lavoro e a severa disciplina. Il penitenziario è occupato dalle truppe alleate il 28 aprile e Maria Broch, liberata il 16 maggio 1945, può fare ritorno a casa, dove giunge il 6 giugno. Muore nel 1985.
Laboratorio di storia di Rovereto (intervista alla nipote Maristella Daldon)
Laboratorio di storia di Rovereto "Il diradarsi dell'oscurità", 2010 (III/154-157)
ITS Archives (Hinweiskarte Doc. No. 53786987#1)