Battezzato con il nome di Emmerico Domenico. Dal 1905 al 1919 risiede in Svizzera. Operaio. Chiamato alle armi il 2 maggio del 1924, è assegnato al Btg. Alpini Verona. Il 26 aprile 1925 è tradotto nelle carceri militari di Trieste per scontare una pena di 8 mesi e 10 giorni inflittagli per furto dal Tribunale penale di Trento. Viene trasferito nel Carcere militare di Napoli. Amnistiato nell'ottobre 1925, il 22 febbraio 1925 è collocato in congedo. Nel 1927 trova lavoro come operaio in Piemonte. Un rapporto del prefetto di Torino lo definisce elemento anarchico sovversivo, dotato di una discreta cultura e educazione. Nel 1930 emigra in Francia, dove continua a svolgere attività politica come antifascista. Allo scoppio della guerra civile spagnola si arruola nella Colonna italiana e combatte a Huesca.
Nell'agosto 1940 è arrestato alla frontiera italo-francese e tradotto a Trento. Colpito da provvedimento di confino di polizia di anni cinque, è inviato a Ventotene, dove è liberato alla fine di agosto del 1943. Tornato in paese è catturato dai tedeschi, rinchiuso nel lager di Bolzano e da lì deportato a Mauthausen, dove giunge il 21 novembre 1944. Trasferito a Gusen e assegnato al "Bergkristall" complesso sotterraneo per la produzione di aerei Messerschmitt. Il 15 marzo è trasferito nel Sanitätslager di Mauthausen, dove muore 3 giorni dopo il ricovero.