di storia
di Rovereto
Celibe, di mestiere autista e panettiere. Aviere in servizio a Udine, sbandatosi dopo l'8 settembre. Fermato dai tedeschi, il 6 marzo 1944 è inviato al lavoro coatto a Innsbruck. Fugge da Innsbruck insieme a Leonardo Taufer e Livio Cavazzani. I tre riescono a tornare in Patria, ma solo il Taufer riuscirà ad aggregarsi alle formazioni partigiane. Prospero Boni è arrestato a Primiero l' 8 agosto 1944, trasferito nelle carceri di Bolzano e sottoposto a interrogatorio. Deportato nel lager di Innsbruck-Reichenau nel settembre 1944, dopo un mese di "rieducazione" viene assegnato nuovamente al lavoro coatto. Nell'aprile 1945 fugge da Innsbruck e si rifugia a Primiero fino al termine della guerra. Emigra in Argentina nel 1952. Dopo 40 anni ritorna in Italia e muore a Primiero nel 1996.
Fondazione Museo storico del Trentino (Commissione Patrioti n. 344)
Laboratorio di storia di Rovereto "Il diradarsi dell'oscurità", 2010 (III/108)
Laboratorio di storia di Rovereto (colloquio con il nipote Dario, dicembre 2012)