di storia
di Rovereto
Battezzato nella Parrocchia di San Giorgio con i nomi di Narciso Egidio Ireneo. Sacerdote. Nell'autunno 1943, dalla parrocchia di San Giovanni Bosco a Bolzano, don Narciso torna nella sua valle per organizzare un centro scolastico e appoggia il movimento di resistenza. Arrestato il 10 novembre 1944 è condotto a Grigno, poi nel lager di Bolzano e infine deportato a Mauthausen. Non usufruisce dei benefici accordati ai detenuti sacerdoti per intervento della Santa Sede. Costretto a lavorare a Gusen nelle fabbriche sotterranee, muore, vittima di continue crudeltà e brutali violenze, il 13 marzo 1945 alle 6:30 del mattino.
Laboratorio di storia di Rovereto "Il diradarsi dell'oscurità", 2010 (III/212)
Fondazione Museo storico del Trentino (Commissione Patrioti n.779)
Dario Venegoni "Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano", Milano 2005
Mantelli-Tranfaglia "Il libro dei deportati", Milano 2009
Gazzetta Ufficiale 22 maggio 1968, n.130 S.O.
A. De Gentilotti "Don Narciso Sordo. Da Trento a Mauthausen per l'olocausto", Bolzano, 1946
Totenbuch Mauthausen (http://www.mauthausen-memorial.at/index_open.php)
ITS Archives (Sterbeurkunde Doc. No. 38321131#1,2)