di storia
di Rovereto
Cavapietre. Nel marzo 1934 è esentato dal servizio militare, perché espatriato prima del 1931, giusta comunicazione del Consolato italiano di Nancy. Residente a Senones (Vosges), è catturato durante i rastrellamenti dell'ottobre 1944, insieme a Cesare Andreatta, Decimo Giacometti e Pietro Poli. Sono tutti internati nel lager di polizia di Schirmeck-Vorbruck in Alsazia e da lì deportati a Dachau dove giungono il 21 ottobre. Sono trasferiti, Giacometti a Stutthof, Andreatta e Poli ad Auschwitz, Sartorelli, il 12 dicembre, a Buchenwald. Nessuno di loro farà ritorno. Sartorelli scompare a Ohrdruf, dove era stato trasferito da Buchenwald. Secondo informazioni reperite negli archivi dell'ITS (peraltro non del tutto precise) sembra che Sartorelli sia stato visto, ancora in vita, a Buchenwald, l'8 aprile 1945.
Laboratorio di storia di Rovereto "Il diradarsi dell'oscurità", 2010 (III/376)
Archivio di Stato Trento (Distretto militare - Foglio matricolare 33620)
Mantelli-Tranfaglia "Il libro dei deportati", Milano 2009
Fondation pour la Memoire de la Deportation (Liste I.291.)
ITS Archives (Hinweiskarten Doc. No. 35820598#1 Doc. No. 35820596#1,2)