di storia
di Rovereto
È uno dei "rebei de Cadìn": il "cucciolo" diciassettenne del gruppo partigiano della Val Cadìno. Orfano di padre. Vivace e disinvolto, funge da staffetta di Armando Bortolotti. Arrestato a Predaia, una frazione di Molina, il 25 maggio 1944, è rinchiuso nel carcere di Trento. Processato dal Tribunale speciale di Bolzano insieme agli altri "ribelli" della Val di Fiemme, è condannato a cinque anni di penitenziario. Trasferito nel carcere di Innsbruck, dove giunge il 29 luglio 1944. Trasferito il 9 agosto nel carcere minorile di Landshut e infine in un lager in Baviera, situato nel paese di Reichenau presumibilmente un campo di lavoro dipendente da qualche penitenziario. Durante i lavori di bonifica degli ordigni inesplosi nel campo di aviazione di Memmingen, riesce a fuggire, rifugiandosi in Austria, presso la famiglia di un panettiere, che lo nasconde fino alla fine della guerra. Rimpatria il 13 giugno 1945.
Fondazione Museo storico del Trentino (Commissione Patrioti n. 1718)
Giuseppe Pantozzi "Il minotauro argentato", Trento 2000
ITS Archives (Doc. No. 90197494#1, Doc. No. 11383435#1, Doc. n. 11290478-489)