di storia
di Rovereto
Operaio. Renitente alla leva nel 1930, si arruola volontario per l'A.O.I. nell'ottobre 1935, Legione "Coriolano". Dal dicembre 1935 all'agosto 1936 è in Somalia. Il 15 settembre è ricoverato all'Ospedale militare di Roma. Nell'ottobre 1936 è collocato in congedo per espatrio. Mobilitato nella Legione 41 CC.NN. dal dicembre 1941 al maggio 1943, quindi collocato in congedo nel Distretto di Trento. Il 15 luglio 1943 è però nuovamente richiamato nel 62° Rgt. Fanteria Motorizzato in Trento. Sbandatosi in seguito all'armistizio, si unisce alla Resistenza armata nel battaglione "Gherlenda": il suo nome di battaglia è "Brasiliano". Il 5 ottobre 1944 si allontana dalla formazione in circostanze non chiare. Catturato dai tedeschi il 18 dicembre, è rinchiuso nel lager di Bolzano. Verrà deportato a Mauthausen con il trasporto partito da Bolzano l'8 gennaio 1945. Dopo la liberazione è ricoverato nell'ospedale americano, dove cessa di vivere il 2 giugno, per enterocolite. La domanda di indennizzo è presentata dal fratello Camillo nato a Caldonazzo il 23/02/1904, lì residente in via Roma 9.
Laboratorio di storia di Rovereto "Il diradarsi dell'oscurità", 2010 (III/120)
Archivio di Stato Trento (Distretto militare - Foglio matricolare 14114bis)
Fondazione Museo storico del Trentino (Commissione Patrioti n. 1179)
Dario Venegoni "Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano", Milano 2005
Mantelli-Tranfaglia "Il libro dei deportati", Milano 2009
Gazzetta Ufficiale 22 maggio 1968, n.130 S.O.
ITS Archives ("Arturo": Doc.No. 1611554#1,2 Doc.No. 1611556#1 Doc.No. 1611557#1; "Ferruccio": Auszug aus Listen von überlebenden Häftlingen des KZ Mauthausen Doc. 1311693#1)