di storia
di Rovereto
Esonerato dal servizio militare. Impiegato, prima in Alto Adige, poi all'Istituto delle case popolari di Varese. Residente a Varese, in via Sant'Antonio 59. Matura sentimenti antifascisti e si avvicina al comunismo. Dopo l'8 settembre si aggrega ad una formazione partigiana, la Brigata "5 Giornate" operante nella zona. Catturato dai tedeschi il 21 gennaio 1944 è rinchiuso nel carcere di Parma e poi nel campo di Fossoli. Deportato da Fossoli a Mauthausen con il trasporto partito il 21 giugno 1944, arriva a Mauthausen il 24 giugno ed è immatricolato con il n. 76416. Trasferito a Gusen il 14 luglio 1944. Liberato a Gusen dalle truppe americane, rimpatria in condizioni di salute precarie. Dopo alcuni anni di cure in sanatorio, riacquista la salute. Muore il 3 marzo del 2005. Nella domanda di indennizzo, presentata nel dopogerra, figurava residente a Varese, via della Cereda 3 (rione Robarello).
Laboratorio di storia di Rovereto (colloquio con la nipote Luisa Pennesi)
Mantelli-Tranfaglia "Il libro dei deportati", Milano 2009
Gazzetta Ufficiale 22 maggio 1968, n.130 S.O.
ITS Archives (Doc. No. 40847071#1)