Nasce a Sarnonico il 18 aprile 1897. La data di nascita riportata sui documenti del Lager, probabilmente errata, è invece il 23 aprile 1887. Militare nell'esercito austro-ungarico, alle armi dal 1916 nel corpo dei Kaiserjäger. Il servizio militare sotto l'Austria-Ungheria viene "parificato" dallo Stato italiano che lo colloca in congedo. Nel 1928 emigra in Argentina, dove già si trova un fratello. Rientra in patria dopo quattro anni e si trasferisce a Merano dove lavora come falegname e sposa Caterina Tscholl, una meranese nata il 6 dicembre 1894. Durante la guerra il figlio, forse per sottrarsi alla chiamata alle armi nella milizia tedesca, si rifugia nel Bellunese, unendosi ai partigiani, con i quali resterà fino alla fine della guerra. I nazisti, non potendo arrestarlo, si rivalgono sul padre, lo arrestano e lo rinchiudono nel lager di Bolzano (ottobre 1944). Il 19 gennaio 1945 Lorenzo Inama è deportato a Flossenbürg, dove muore nel marzo 1945. Al momento della domanda di indennizzo la vedova è residente ad Arona (NO).