di storia
di Rovereto
Impiegato. Presta servizio militare nell'artiglieria pesante dal 12 aprile 1931 al 1° settembre 1932. Nel 1938 è iscritto al Distretto militare di Milano. Nel gennaio 1942 è richiamato alle armi; più volte trasferito di reparto, il 25 agosto 1943 è inviato in licenza. Sbandatosi in seguito all'armistizio, è arrestato.
Fa il suo ingresso nel campo di Bolzano verso la fine di ottobre 1944, proveniente dal carcere di San Vittore di Milano. A Bolzano assume la funzione di "capoblocco degli uomini", che svolge con un certo equilibrio, come riferiscono le testimonianze di alcuni detenuti, i quali lo associano all'"amica del cuore" Cesarina Salvadè "capoblocco delle donne". Anche lei deportata a Bolzano dal carcere di San Vittore il 7 settembre 1944. Dopo la liberazione, nel febbraio del 1946, Gino e Cesarina si uniranno in matrimonio.
Muore nel 2005.
[ultimo aggiornamento: marzo 2017]
- Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano 2005
- Emilio Sorteni, Diario di prigionia, 15 luglio 1945, inedito, pagg. 37, 103, 109
- Archivio di Stato Trento, Foglio matricolare n. 19156/1910