di storia
di Rovereto
Laureato in matematica a Padova. Di sentimenti antifascisti, lascia l'incarico di assistente universitario per non sottostare all'obbligo di iscrizione al partito. Nell'autunno 1943 insegna nel "Centro scolastico" di Cavalese fondato da Enzo Mosna per gli studenti sfollati. Insieme ad altri docenti e a partigiani, partecipa attivamente al movimento di Resistenza. I "professori", così chiamati dalle SS che ne controllano i movimenti, saranno tutti deportati. Dopo l'arresto è rinchiuso nel carcere di Trento, quindi trasferito nel campo di Bolzano, dove rimane, segregato nel blocco celle, fino alla liberazione.
Muore nell'ottobre 1963.
- Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano 2005
- Fondazione Museo storico del Trentino, Commissione Patrioti, pratica n. 1712
- Laboratorio di storia di Rovereto, Il diradarsi delloscurità, Rovereto 2010 (III/292)