di storia
di Rovereto
Contadino. Arrestato dalla Gestapo di Arco, insieme al fratello Lino, il 27 ottobre 1944 per attività partigiana.
Dopo tre giorni di permanenza in cella ad Arco, sono trasferiti nelle carceri di Trento, dove sono interrogati, minacciati e percossi.
Quattro giorni dopo, sono trasferiti nelle carceri di Bolzano. Lì sono nuovamente interrogati e rimangono detenuti fino al 13 febbraio. Lino, ancora minorenne, viene rilasciato, mentre Tullio è trasferito nel campo di concentramento di Via Resia, matricola 9463, Blocco G.
Destinato probabilmente al lager di Mauthausen, Tullio scampa alla deportazione oltralpe, essendo annullato il trasporto per interruzione delle linee ferroviarie, e rimane nel lager di via Resia fino alla liberazione.
Muore nel 1960 in seguito ad incidente stradale.
(ultimo aggiornamento: 03/06/2014)
- Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano 2005
- Fondazione Museo storico del Trentino, Commissione patrioti, pratica n. 1218
- Intervista di Alessio Less a Lino Ferrari, Pannone, gennaio 2014