di storia
di Rovereto
Muratore. Presta servizio militare come carabiniere. Dopo l'8 settembre si rifugia a Valcava e nei mesi successivi si unisce alle formazioni partigiane locali; è comandante del nucleo SAP di Valcava, inquadrato in un battaglione "Valle", nel quale ricopre il ruolo di vice-commissario.
Il 2 aprile 1945 entra nel lager di Bolzano insieme a un folto gruppo di trentini provenienti dal carcere di Trento.
Liberato a fine aprile in seguito allo scioglimento del campo e rientrato in val di Fiemme, avrebbe preso parte agli scontri con le truppe tedesche avvenuti a Stramentizzo la sera del 3 maggio e il mattino successivo e si sarebbe salvato rifugiandosi nel canale dell'acqua della segheria assieme a pochi altri suoi compagni.
La sua partecipazione al movimento di liberazione viene riconosciuta con la qualifica di patriota combattente e la consegna del cosiddetto "brevetto Alexander".
Nel dopoguerra emigra in Piemonte.
- Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano 2005 ("Eccler")
- Fondazione Museo storico del Trentino, Commissione patrioti, pratiche n. 1676 e 1744