di storia
di Rovereto
Negli anni Trenta e Quaranta è segnalata dalle questure delle province di Trento e Bolzano per vagabondaggio. Nel giugno del 1944 un telegramma della questura di Bolzano informa quella di Trento del sopravvenuto arresto di Carlotta da parte della polizia germanica per accattonaggio. Probabilmente avviata al lavoro coatto, nell'ottobre dello stesso anno figura nel bollettino dei ricercati emesso dalla Gendarmeria
tedesca per "rottura contratto di lavoro", mentre è menzionata come "caso risolto" nel successivo bollettino di dicembre. Rinchiusa nel Lager di Bolzano, in condizioni di grande indigenza, fruisce di assistenza da parte dell'organizzazione coordinata da Franca Turra "Anita".
Muore a Pergine (TN) il 21 dicembre del 1976.
[ultimo aggiornamento: marzo 2017]
- Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano 2005
- Istituto storico italo-germanico, Fondo Zieger, b.31.2, Melde und Mitteilungsblatt des Kommandeurs der Sicherheitspolizei und des SD Bozen 1, n. 12 - 20/10/1944 e 1, n. 17 - 31/12/1944