di storia
di Rovereto
Nasce a Terlago il 25 giugno 1914, figlio di Celestino e di Giuseppina Casotti, contadino.
Presta servizio militare nel 7. Rgt. alpini Div. Julia, Btg. Feltre, come fuciliere assaltatore: con questo reparto prende parte alla campagna d'Etiopia (12 gennaio-5 maggio 1936) rimanendo in servizio in Africa orientale fino al 9 febbraio 1937.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, è richiamato e assegnato all'11. Rgt. alpini Div. Pusteria, Btg. Trento. Partecipa alle operazioni d'occupazione in Montenegro (aprile 1941- agosto 1942) e in Francia (novembre 1942- settembre 1943).
L'armistizio lo coglie in territorio francese, ma riesce a rientrare in Trentino.
Il 4 novembre 1944 è arrestato con l'accusa di essere simpatizzante del movimento partigiano. È rinchiuso nelle carceri di Rovereto, dove è sottoposto a maltrattamenti da parte dei famigerati "toscani" Natalino Cardini e Sergio Brugnoni. Scriverà: Il maltrattamento avuto da loro nelle locali carceri di Rovereto è stato pessimo, il giorno 1 febbraio 1945 i soprannominati si sono impadroniti di tutti i portafoli dei prigionieri esistenti in carcere.
Entra nel lager di Bolzano il 2 febbraio 1945 proveniente dalle carceri di Rovereto, distrutte dal bombardamento del 31 gennaio, insieme ad un folto gruppo di prigionieri politici.
Due croci al merito di guerra e una medaglia commemorativa (AOI). Muore a Trento nel gennaio 1973.
- Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano 2005
- Archivio di Stato di Trento, Foglio matricolare n. 35863/1914
- Corte d'Assise Straordinaria di Trento, Denuncia a carico di Natalino Cardini e Sergio Brugnoni, Trento 29 gennaio 1947