di storia
di Rovereto
Nasce a Siena da famiglia trentina fuoriuscita durante la prima guerra mondiale.
Professore di lettere. Antifascista, partigiano con il nome di "Bezzi", instancabile organizzatore onnipresente nelle fila dei partigiani combattenti e dei cospiratori, costituisce un punto di riferimento per il movimento di resistenza in Trentino e in Alto Adige. Il 27 marzo 1945, insieme al fratello Franco, è arrestato da agenti della Gestapo nell'Ospedale S. Chiara, dove si trova ricoverato per le cattive condizioni di salute. Dopo una settimana di carcere a Trento, è portato nel campo di Bolzano e rinchiuso nel blocco celle fino alla liberazione.
Muore a Padova nel 1966.
[ultimo aggiornamento: marzo 2017]
- Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano 2005
- Fondazione Museo storico del Trentino, Commissione patrioti, pratica n. 1609
- Laboratorio di storia di Rovereto, Il diradarsi delloscurità, Rovereto 2010 (III/289)