di storia
di Rovereto
Domestica, residente a Piazzoli di Sover. Lì è arrestata il 20 dicembre 1944, rinchiusa nel carcere di Trento, interrogata e infine trasferita nel lager di Bolzano, insieme al fratello Lino e alla cognata Vittoria Benedetti. Lino proseguirà per Dachau, Lina resterà a Bolzano, addetta alla lavanderia del lager. Nel 1996 testimonierà: Ora vivo da sola, i famigliari sono tutti morti il fratello e sua moglie erano pure arrestati nello stesso a me. Ora sono da 20 anni tutti e due morti qua a Sover P. di Trento. [Sono stata arrestata] il 20 dicembre 1944 per essere sentita a Trento in via Pilati per un mese, poi in altro viaggio per Bolzano che durò 3 mesi. Fino alla fine 25 aprile 1945. Tutti i tre mesi in lavanderia giorno, e, dalle 8 di sera alle 12 notte, in continuo lavare pidocchi con accanto le guardie ucraine con in mano un pezzo di nervo di bue. Con le parole: chi non lava bene, 25 vergate. Quello era continuare per tutte le ore del lavoro. Liberata a Bolzano il 25 aprile 1945. Muore nel luglio 2006.
- Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano 2005
- Archivio storico Città di Bolzano, Progetto Storia e memoria: il lager di Bolzano, questionario, 1996
- Laboratorio di storia di Rovereto, Almeno i nomi, Trento 2013 (pag. 256-257)