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di storia
di Rovereto
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Arrestato la sera del 23 gennaio 1945, è portato a Roncegno, interrogato e torturato. Trasferito nel carcere di Borgo Valsugana e poi nel campo di Bolzano, dove giunge il 29 gennaio. Liberato il primo maggio, torna a casa a piedi, sofferente e ammalato. Muore il 14 settembre 1945, lasciando la moglie Elena Stenech e due figli, Renato e Bruno.
- Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano 2005
- Fondazione Museo storico del Trentino, Commissione patrioti, pratica n. 309 R