di storia
di Rovereto
Operaio verniciatore, aderisce giovanissimo al partito socialista, divenendo segretario della sezione di Trento. Svolge intensa attività antifascista. Nel 1930 e nel 1937 è condannato al confino. Dopo l'8 settembre entra in contatto con Manci ed è tra i fondatori del Comitato di liberazione nazionale in Trentino. La sua attività clandestina (nome di battaglia "Levi") non passa inosservata ai tedeschi che, nel marzo 1945, lo arrestano assieme a Senio Visentin, traducendolo, prima, nelle carceri di Bolzano, poi nel campo di concentramento. Uscirà a fine aprile. Il 5 maggio è nominato dal Comitato di liberazione responsabile sindacale unico del Trentino.
Muore nel 1979.
(ultimo aggiornamento: marzo 2017)
- Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano 2005
- Fondazione Museo storico del Trentino, Commissione patrioti, pratica n. 1596
- Laboratorio di storia di Rovereto, Il diradarsi delloscurità, Rovereto 2010 (III/290)