di storia
di Rovereto
Enrico e Aldo Pedrotti, nascono a Trento nel 1905 e nel 1914 da famiglia irredentista e poi antifascista. Si affermano ben presto come fotografi di grande valore, assieme ai fratelli Silvio e Mario, con i quali gestiscono lo studio in città. Legati all'ambiente dell'alpinismo satino, seguono percorsi di formazione che li portano ad avvicinarsi sempre più all'antifascismo militante, così come accade per l'amico Gino Lubich e per altri "accademici" del Cai. Dopo l'8 settembre l'impegno antitedesco si fa più convinto e stringente, più stretti i rapporti con la Resistenza, con Mascagni e i Visentin. Nel dicembre 1944, Enrico "Marco" è arrestato dalla Gestapo e deportato nel campo di Bolzano, blocco celle, col numero di matricola 7463, nel marzo dell'anno successivo è la volta di Aldo (matricola n. 10649).
Rilasciato qualche giorno prima della fine della guerra.
(ultimo aggiornamento: marzo 2017)
- Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Milano 2005
- Fondazione Museo storico del Trentino, Commissione patrioti, pratica n. 230R
- Laboratorio di storia di Rovereto, Il diradarsi delloscurità, Rovereto 2010 (III/288)